Goffredo Petrassi è stato un famoso compositore e didatta italiano. Nato a Zagarolo il 16 luglio del 1904, dove passò la sua infanzia. Si trasferì nel 1911 nella capitale insieme alla famiglia, ed è proprio qui che iniziò ad approcciarsi al mondo della musica, che lo rese celebre. Il primo incarico che lo segnò indelebilmente fu quando divenne la voce bianca nella Schola cantorum della Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma. Successivamente, nel 1928, fu ammesso al Conservatorio di Santa Cecilia, dove proseguì la sua formazione.
Il giovanissimo Goffredo a soli 32 anni fu nominato Accademico di Santa Cecilia (1936), e cominciò a ricoprire molte cariche di prestigio. La sua carriera presto decollò, dal 1937 al 1940 divenne Sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia, durante questi anni si dedicò all’organizzazione del Festival internazionale di musica contemporanea della Biennale, dove entrò in contatto con nomi illustri come Bartók, Hindemith e Honegger.
Divenne famoso grazie alla sua composizione Partita per orchestra (1932), con la quale vinse la Rassegna di musica contemporanea del Sindacato Nazionale Musicisti e nel 1933 venne scelta nel 1933 dalla Società Internazionale di Musica Contemporanea (SIMC) per il festival di Amsterdam e due anni dopo per quello di Praga. Il compositore si dedicò anche a sinfonico-corali sacre, come il Salmo IX (1934-1936) e il Magnificat (1939-1940), queste sinfonie lasciano trasparire i suoi riferimenti alla tradizione polifonica barocca sviluppatasi nelle Basiliche romane. La tematica del sacro viene espressa nelle sue opere attraversa una ritualità luminosa e solenne, con ampie architetture polifoniche realizzate attraverso un linguaggio moderno: ritmi incisivi, sonorità asciutte e la frammentazione del discorso musicale in brevi sezioni.
Dopo l’esperienza passata al Teatro La Fenice, Petrassi si dedicò al teatro musicale, famose sono i suoi balletti La follia d’Orlando (1942-1943) e il Ritratto di Don Chisciotte (1945), entrambi in collaborazione con il coreografo Aurelio Milloss. Successivamente, durante circa gli anni Cinquanta ritorna a comporre Concerti per orchestra diversi per forma e per organico, che sono divenuti preziosissimi oggetti di studio. L’impostazione religiosa rimane molto forte, ben visibile nei suoi ultimi componimenti, come Noche oscura (1950-1951).
Nel 1976 il Rettore dell’Università di Bologna Tito Carnacini conferì a Goffredo Petrassi la Laurea Honoris Causa in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo.
Goffredo Petrassi si spense a Roma, nel 2003, dopo una vita dedicata alla sua passione più grande, la musica.
Pagina aggiornata il 14/03/2024